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IIl giovane pianista solarinese, Seby Burgio, 22 anni, affermato
musicista di jazz cresciuto all’ombra di artisti di grande spessore,
come i fratelli Amato e Rino Cirinnà di Canicattini Bagni, e
protagonista, in questi ultimi anni del Festival Internazionale del Jazz
“Sergio Amato”, ha conquistato a Trieste il primo Premio “Lelio
Luttazzi”, dedicato all’indimenticato pianista scomparso un anno
addietro, l’8 luglio 2010.
Il Premio, consistente in una Borsa di
Studio per frequentare un corso semestrale di perfezionamento presso The
New School for Jazz and Contemporary Music di New York, è realizzato in
collaborazione con la Casa della Musica di Trieste e con Veneto Jazz,e
la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e
con il contributo della Fondazione CRTrieste.
Lo scorso 24 giugno a Trieste, presso la Casa della Musica, si sono
svolte le Audizioni a venti giovani musicisti provenienti da tutta
Italia e la Giuria ha selezionato tre finalisti, il solarinese Seby
Burgio, 22 anni, Francesco De Luisa, 27 anni di Cervignano (Ud), ed
Emanuele Pellegrini,22 anni, di Casteltodino (Tr). Il giovane Burgio
ha ottenuto i consensi della Giuria composta da cristi e musicisti di
grande spessore, quali: Rita Marcotulli, pianista jazz; Adriano
Mazzoletti, storico del jazz; Lorenzo Hengeller, pianista; Renato
Chicco, pianista, docente presso l’Accademia di Musica di Graz,
riferimento per alcuni dei maggiori gruppi jazz internazionali come la
Big Band di Lionel Hampton; Marcello Tonolo, pianista, già docente al
Conservatorio Statale Tartini di Trieste e attualmente titolare della
cattedra di Jazz a Padova; Dario Salvatori, critico musicale e
giornalista; Adam Holtzam, leggendario tastierista di Miles Davis alla
New School for jazz and contemporary music di New York; Roberto Podio,
musicista e storico produttore di Luttazzi; Angelo Comisso, pianista tra
i più noti del panorama europeo; Gabriele Centis, musicista e Direttore
della Casa della Musica di Trieste.
«Sono onorato – ha dichiarato Seby Burgio, visibilmente commosso – di
aver vinto un premio così importante, dedicato ad un grande maestro
della musica italiana di tutti i tempi. Ancora oggi un esempio ed un
modello per ogni giovane pianista. Per me il jazz è un gioco, certamente
è anche studio e sacrificio, ma è soprattutto divertimento».
Postato il Tuesday, 26 July @ 10:59:43 CEST di sandro |