|
Utente Anonimo Scrivere "
(La Musica in generale ed il Jazz in particolare,veicolo di comunicazione
sociale)
Partendo da una mia personale considerazione sulla musica Jazz “da uomo della
strada”,
quando incontrai Mario Rodilosso in occasione della mia recensione del suo
ultimo CD “Emotions”, non ho potuto fare a meno di porgli delle domande, anche
perché ho cercato sempre di capire o addirittura carpire i segreti interiori e
psicologici, di un creatore–esecutore di musica Jazz che riesce ad eseguire dei
brani, attenendosi a rigidi schemi tecnico-musicali, che si identificano nella
figura del solista che improvvisa, partendo da uno spunto personale, tramutando
il suono in messaggio sublimale
“Ogni brano ha una sua anima é viene interpretato nella maniera più congeniale
all’ autore, per questo ho preferito eseguire interpretazioni musicali con
artisti diversi, ma in perfetta sinergia con l’esecutore del brano, e questo è
anche un modo per potersi confrontare con musicisti diversi e di indiscutibile
bravura, però diventa volàno per interagire nel campo della musica con
interpretazioni non schematizzate, ma di alta tensione interpretativa.
Questo ha risposto Mario ad una mia specifica domanda, inoltre gli ho posto il
quesito di come sotto l’aspetto sociale, la musica può divenire messaggio.
“Ho tenuto alcuni concerti in vari comprensori scolastici ed ho accettato
volentieri tutte le volte che sono stato invitato, ed è stato un incontro ed
una emozione sempre diversa. Io non mi limito solo ad esibirmi ma cerco anche
di trasmettere le mie emozioni, per lanciare un messaggio aggregante
attraverso la musica. I giovani riescono a recepire queste sensazioni che non
riguardano solo me, ma coinvolgono anche gli altri componenti della band,
perché ogni artista apporta sempre un qualcosa di personale, un bagaglio di
proprie esperienze attraverso le note ed i personalismi delle loro
interpretazioni e sono tutti musicisti veri motivati dallo stesso principio,
fare della musica uno “strumento aggregante e significativo”, attraverso la
quale ognuno si identifica in base alla propria personalità ed emozionalità. Ma
ciò che è più importante è rispondere alle loro domande alla fine del concerto
e ti assicuro che ogni cosa che chiedono è sempre pertinente e
coinvolgente.”
A questo punto chiedo: “Prevedi nei tuoi progetti futuri di coinvolgere le
autorità competenti affinché la musica in genere ed il Jazz in particolare,
possa arrivare a quanti più giovani possibili, sfruttando il fatto che tu sei
un professore di musica e non componi solo Jazz ma spazi anche in vari generi;
dalla musica sinfonica, alla musica pop e ciò potrebbe essere l’occasione
ottimale per trasmettere quel messaggio educativo che la musica di per se
stessa contiene?”.
“E’ un progetto che porterò sicuramente avanti nel prossimo futuro, e chissà
che nel prossimo CD non vi siano scolaresche che interagiranno con la mia
musica, a tale scopo ho inserito nel mio sito tutti gli spartiti originali
delle mie musiche, quindi chiunque può scaricare tutte le partiture che
desidera.”
“Mario nella parete sopra il tuo pianoforte vedo le foto di Giancarlo Fundarò,
noto fotografo di avvenimenti jazz” “M’ispirano e sono stupende, anzi se
qualcuno desidera vedere parte della sua produzione può visitare il mio sito
Internet. Inoltre hai visto l’eccezionale locandina realizzata in tecnica mista
dallo scultore-pittore Gianni Pinna?”
“Interessante e coinvolgente, d’altronde da un artista di tale sensibilità ti
aspetti qualcosa di eccezionale, due mani e una tastiera e dentro un’anima,
anima d’artista quali voi siete.”
Saluto Mario Rodilosso stringendogli la mano, mano d’artista e di uomo vero.
Salvatore Marchese "
Postato il Monday, 31 July @ 18:19:28 CEST di sandro |