Ci sono tanti aspetti della vita che sono stati semplificati, se non migliorati, dall'arrivo di internet: lo shopping on-line ad esempio, le notizie che arrivano in tempo reale e, il mio preferito, il web-banking.
Questi sono chiaramente solo alcuni dei tanti aspetti della quotidianità cambiati dalla rete negli ultimi 15 anni.
In molti casi poi alla comodità si è aggiunta anche l'economicità: tariffe ridotte, offerte speciali e azzeramento delle spese di spedizione sono ormai diffusissimi.
C'è però un segmento dell'e-commerce che ai suddetti benefici non ha mai voluto affiancare la possibilità di accedere ad un risparmio concreto. Al contrario...
Sto parlando della vendita on-line di biglietti per eventi e nello specifico, di TicketOne.
Chi ha dalla mia età in poi, ma anche chi di anni ne ha qualcuno in meno, ricorda bene come funzionava la prevendita per i concerti fino a qualche anno fa: fissata la data di uscita dei tagliandi avevi poche opzioni. Se l'evento era di grande richiamo e rischiava il tutto-esaurito in poche ore potevi solo metterti in coda di fronte ad una biglietteria (di solito erano i negozi di dischi che fornivano il servizio) oppure, se vivevi in provincia, attaccarti al telefono per poi recarti in posta per fare un vaglia postale.
Non era certo un metodo comodo, ma era sicuro: se ti svegliavi presto e avevi i soldi necessari, il biglietto era già virtualmente nelle tue mani. La commissione sulla prevendita era del 10% (se un biglietto costava 20.000 lire, lo avresti pagato in prevendita 22.000 lire, per intenderci) e i biglietti, soprattutto quelli dei grandi artisti, erano bellissimi, degli oggetti da collezionare ed esporre ad eterna memoria dell'evento.
E oggi? Partiamo dall'ultimo punto: i biglietti da anni sono orridi. Giallini e anonimi. Di recente è stato introdotto da TiketOne il FANTICKET, che però può essere solo spedito, con esborso di 10 € di corriere.
E comunque si tratta di stampe a colori, nulla a che vedere con i vecchi tagliandi degli anni '80 e '90.
Un altra differenza: la prevendita da qualche anno è salita al 15% e il perché non è dato sapere. Si può solo immaginare: scucire altri soldi al pubblico pagante.
Se si pensa poi che i grossi concerti hanno prezzi che superano gli 80 € è facile capire quanto il trucchetto faccia gonfiare le casse dei rivenditori.
Se però decidete di fare acquisti sul sito di TicketOne, che in italia ha una posizione che si avvicina pericolosamente al monopolio, dovrete mettere in conto altre voci incomprensibili che faranno lievitare di molto il prezzo finale dei vostri biglietti.
Facciamo un esempio concreto. Stamane mi sono organizzato per accaparrarmi un tagliando per il concerto prossimo venturo del cantautore belga Stromae. Vista la sua popolarità esplosa improvvisamente a Sanremo ho deciso di acquistarli subito.
L'unico sito a venderli, probabilmente in forza di un'esclusiva stretta con l'agenzia organizzatrice (Indipendente – Vivo), è il solito TicketOne. Alle 10 AM hanno aperto la prevendita e non ho avuto nessuna difficolta a inserire nel carrello virtuale il mio biglietto.
Procedendo nel pagamento la situazione si è subito movimenta: ai 22,00 € del costo originale, come previsto, si è sommata la prevendita di 3,30 €.
Subito dopo la fantasia dei balzelli è esplosa: non essendo infatti possibile ritirare il tagliando il giorno dell'evento mi sono visto costretto a scegliere un'opzione alternativa. Escluso il corriere (9,90 €) ho optato per la Stampa a casa che, mi son detto, almeno sarà gratuita, visto che ci metto io stampante, inchiostro e carta.
E invece no! Altri 2,50 € anche per quello!
Il tutto si è chiuso con la mitica Commissione di servizio su cui diversi forum discutono da anni, ma che nessuno ancora sa cosa sia, e che vale 1,54 €.
Fatti due calcoli ecco quanto ho pagato: 29,34 €.
Ovvero: un ricarico del 34% circa sul prezzo originario del biglietto.